sabato 30 aprile 2011

the bike song

Buongiorno a tutti! Oggi è proprio una bella giornata qui a Genova...anche se ultimamente sono sempre chiusa in casa a disegnare, fa sempre piacere vedere il cielo azzurro dalla finestra della mia camera! Quindi, voilà, mood allegro - illustrazione allegra!
Se vi state chiedendo se questa qua sotto sia io...si si, sono esattamente io.
ps colgo l'occasione per fare i miei auguri a Badino e alla Chiara che oggi si sposano....questo piccolo post è dedicato a voi! Auguriii!  





martedì 26 aprile 2011

sabato 23 aprile 2011

la giorgia sente la primavera!

Lo so, lo so che state attendendo con super impazienza un vero post. Ovviamente, sono di nuovo in un periodo incasinatissimo! Però questa volta non vi lascerò mesi a secco. Ecco una piccola illustrazione primaverile, per farmi perdonare!
Ps la Giorgia ha collaborato al nuovo cortometraggio insieme al collettivo La lingua del disordine... Anticipazioni e curiosità saranno presenti in questo blog...see you soon! 




la giorgia, il ritorno

No, non sono morta. E si, ho tante cose da raccontare. Vi starete chiedendo che cosa ho combinato in tutti questi mesi. O forse no, ma poco importa. Innanzitutto, ha molto contribuito al mio silenzio la dipartita del mio bellissimo Mac G4, che ha prestato onorato servizio per ben 10 anni. E in più, non so per quale strano motivo, la mia connessione non funzionava. Morale della favola: niente internet barra computer per ben 4 mesi. E poi altre cose collaterali: a dicembre ho tanto lavorato, ho dipinto un sacco di vetrine (mai più, fa un freddo porco), sono andata a Praga (freddo porchissimo), ho dato una fraccata di esami all'Accademia (si si, perché frequento l'accademia di belle arti di Genova per chi non lo sapesse), continuo a essere una capo reparto (si, sono una scout), continuo a lavorare (ripetizioni ed ecc), sono andata in settimana bianca in Valle d'Aosta (Yuppiii) e sono appena tornata dal Bologna Children's book fair ('na figata pazzesca!)
NON CI SONO SCUSANTI per il mio silenzio, ma vi prego di perdonare una ragazza stra-piena di cose da fare e al contempo immensamente pigra (controsenso, ma così è)
In attesa del resoconto lucchese (era l'ora), vi posto una piccola anticipazione...a presto!




una goccia

Una goccia d'acqua sale i gradini della scala. La senti? Disteso in letto nel buio, ascolto il suo arcano cammino. Come fa? Saltella? Tic, tic, si ode ad intermittenza. Poi la goccia si ferma e magari per tutta la rimanente notte non si fa piu' viva. Tuttavia sale. Di gradino in gradino viene su, a differenza delle altre gocce che cascano perpendicolarmente, in ottemperanza alla legge di gravita', e alla fine fanno un piccolo schiocco, ben noto in tutto il mondo. Questa no: piano piano si innalza lungo la tromba delle scale lettera E dello sterminato casamento. Non siamo stati noi, adulti, raffinati, sensibilissimi, a segnalarla. Bensi' una servetta del primo piano, squallida piccola ignorante creatura. Se ne accorse una sera, a ora tarda, quando tutti erano gia' andati a dormire. Dopo un po' non seppe frenarsi, scese dal letto e corse a svegliare la padrona. "Signora" sussurro' "signora!" "Cosa c'e'?" fece la padrona riscuotendosi. "Cosa succede?" C'e' una goccia signora, una goccia che vien su per le scale!" "Che cosa?" chiese l'altra sbalordita. " Una goccia che sale i gradini!" ripete' la servetta e quasi si metteva a piangere. "Va, va" impreco' la padrona "sei matta? Torna in letto, marsch! Hai bevuto, ecco il fatto, vergognosa. E' un pezzo che al mattino manca il vino nella bottiglia! Brutta sporca, se credi..." Ma la ragazzetta era fuggita, gia' rincattucciata sotto le coperte. "Chissa' che cosa le sara' mai saltato in mente,  a quella stupida" pensava poi la padrona, in silenzio, avendo ormai perso il sonno. Ed ascoltando involontariamente la notte che dominava sul mondo, anche lei udi' il curioso rumore. Una goccia saliva le scale, positivamente. Gelosa dell'ordine, per un istante la signora penso' di uscire a vedere. Ma che cosa mai avrebbe potuto trovare alla miserabile luce delle lampadine oscurate, pendule dalla ringhiera? Come rintracciare una goccia in piena notte, con quel freddo, lungo le rampe tenebrose? Nei giorni successivi, di famiglia in famiglia, la voce si sparse lentamente e adesso tutti lo sanno nella casa, anche se preferiscono non parlarne, come di cosa sciocca di cui forse vergognarsi. Ora molte orecchie restano tese, nel buio, quando la notte e' scesa a opprimere il genere umano. E chi pensa ad una cosa e chi ad un'altra. Certe notti la goccia tace. Altre volte invece, per lunghe ore non fa che spostarsi, su, su, si direbbe che non si debba piu' fermare. battono i cuori allorche' il tenero passo sembra toccare la soglia. Meno male, non si e' fermata. Eccola che si allontana, tic, tic, avviandosi al piano di sopra. So di positivo che gli inquilini dell'ammezzato pensano di essere ormai al sicuro. La goccia -essi credono- e' gia' passata davanti alla loro porta, ne' avra' piu' occasione di disturbali; altri, ad esempio io che sto al sesto piano, hanno adesso motivi di inquietudine, non piu' loro. Ma chi gli dice che nelle prossime notti la goccia riprendera' il cammino dal punto dove era giunta l'ultima volta, o piuttosto non ricomincera' da capo, iniziando il viaggio dai primi scalini, umidi sempre, ed oscuri di abbondante immondizia? No, neppure loro possono ritenersi sicuri. Al mattino, uscendo di casa, si guarda attentamente la scala se mai sia rimasta qualche traccia. niente, come era prevedibile, non la piu' piccola impronta. Al mattino del resto chi prende piu' questa storia sul serio? Al sole del mattino l'uomo e' forte, e' un leone, anche se poche ore prima sbigottiva. O che quelli dell'ammezzato abbiano ragione? Noi del resto, che prima non sentivamo niente e ci si teneva esenti, da alcune notti pure noi udiamo qualcosa. La goccia e' ancora lontana, e' vero. A noi arriva solo un ticchettio leggerissimo, flebile eco attraverso i muri. Tuttavia e' segno che essa sta salendo e si fa sempre piu' vicina. Anche il dormire in una camera interna, lontana dalla tromba delle scale, non serve. Meglio sentirlo, il rumore, piuttosto che passare le notti nel dubbio se ci sia o meno. Chi abita in quelle camere riposte talora non riesce a resistere, sguscia in silenzio nei corridoi e se ne sta in anticamera al gelo, dietro la porta, col respiro sospeso, ascoltando. se la sente, non osa piu' allontanarsi, schiavo di indecifrabili paure. Peggio ancora pero' se tutto e' tranquillo: in questo caso come escludere che, appena tornati a coricarsi, proprio allora non cominci il rumore? Che strana vita, dunque. E non poter far reclami, ne' tentare rimedi, ne' trovare una spiegazione che sciolga gli animi. E non poter neppure persuadere gli altri, delle altre case, i quali non sanno. Ma che cosa sarebbe poi questa goccia: - domandano con esasperante buona fede - un topo forse? Un rospetto uscito dalle cantine? No davvero. E allora - insistono - sarebbe per caso un'allegoria? Si vorrebbe per cosi' dire, simboleggiare la morte? o qualche pericolo? e gli anni che passano? Niente affatto, signori: e' semplicemente una goccia, solo che viene su per le scale. O piu' sottilmente si intende raffigurare i sogni e le chimere? Le terre vagheggiate e lontane dove si presume la felicita'? Qualcosa di poetico insomma? No, assolutamente. oppure i posti piu' lontani ancora, al confine del mondo, ai quali mai giungeremo? Ma no, vi dico, non e' uno scherzo, non ci sono doppi sensi, trattasi ahime' proprio di una goccia d'acqua, a quanto e' dato presumere, che di notte viene su per le scale. Tic tic, misteriosamente, di gradino in gradino. E percio' si ha paura.
(Tratto da "La boutique del mistero" di Dino Buzzati)





una tavola per mono

Eccomi di ritorno! Ho disegnato questa tavola un pò di tempo fa per Mono, edizioni Tunué. Era un concorso dedicato al mondo dell'infanzia. Purtroppo non è stata selezionata, ma ve la faccio vedere comunque, che male non fa!






la giorgia impara ad usare photoshop (con moolta tranquillità)



Pippi Calzelunghe

Queste invece sono una serie di illustrazioni dedicate a Pippi Calzelunghe, una vera fissa per me! Ogni anno circa ne faccio una versione...Questa è quella di quest'anno! 



mercoledì 13 aprile 2011

la giorgia posta per la prima volta!

Ciao a tutti! La giorgia apre oggi in super anteprima Tarallucci e vino, ed è molto molto contenta di farlo! Ha lottato e continuerà a lottare contro la sua incapacità cronica nel combinare qualcosa di buono con il computer, perciò vi chiede un pò di pazienza agli inizi...Ma si darà da fare, promesso!
Allora...Iniziamo con qualche illustrazioncina! Questa é Rouge, un personaggino creato da Johan Troianowsky. E' una principessa che fugge sempre dal suo istitutore, se ne va in giro per i boschi e fa mille incontri..Una bella tipetta! Appena ho visto questo fumettino me ne sono innamorata. E ad Angoulême ho avuto la fortuna di conoscere Johan, che mi ha chiesto, dopo aver visto i miei disegni, se potevo disegnare la mia versione di Rouge! A tutti consiglio di andare a vedere il suo blog, Mystères et boules de gomme....