lunedì 17 febbraio 2014

Angoulême Tales












Sì, lo so. E' già passato un po' di tempo. Ma non è mai troppo tardi per raccontare (e leggere) che cosa è successo qualche giorno fa al Festival international de la bande dessinée d'Angoulême, il secondo evento più importante al mondo dedicato al mondo del fumetto.
A prescindere dal fatto che per me Angoulême è in quei giorni come il paese dei balocchi, dove non sbavare sopra tutti i magnificissimi fumetti diventa davvero un'ardua impresa, bé, a parte questo, per me quest'anno è stato un festival molto particolare.
Per prima cosa non sono partita in solitaria come al mio solito ma mi hanno accompagnata in questo viaggio Giulia, Lucia, Cristina e ho avuto il piacere di poter dare loro una mano con in loro collettivi: Amenità e Teiera. E' stata una bella occasione per conoscersi meglio, scambiarsi consigli e divertirsi un bel po'. 


Ho cercato di capire e imparare il più possibile dal mondo delle autoproduzioni, che è davvero molto stimolante e interessante; spero di poter realizzare presto qualcosa dirigendomi anche in questa direzione.
Inoltre quest'anno gli incontri con gli editor sono stati particolarmente fruttuosi: anche qui la speranza è di poter finalmente realizzare qualcosa anche in Francia. Incrocio le dita.

Detto questo, la fatica immane che è andare ad Angoulême (festival che vince il premio come festival più sbatti di tutti), è stata super ricompensata da tutte le chiacchierate con gli autori da ogni parte del mondo. Non capita tutti i giorni e le amicizie che si vengono a creare sono, certamente, la cosa più bella.

Potete leggere i resoconti delle mie compagne di viaggio nei loro rispettivi blog:


E sulle Figure dei Libri c'è anche un bel vademecum-racconto sempre su Angoulême scritto dalla Giulia. Se volete capire come funziona il festival più nello specifico, questo post fa per voi!

Un grazie ancora ad Anna Castagnoli che ha avuto questa bella idea e ci ha accolto nel suo blog.