mercoledì 20 febbraio 2013

Dipingere con Manuele Fior.







Eccomi di ritorno dal corso di Manuele Fior, organizzato da "La Fabbrica delle Favole" di Macerata. Sono stati dei bei giorni, intensi... E' stata dura, ma mi sono anche molto divertita! La cosa bella di questi workshop, è che ci si può conoscere tra illustratori e disegnatori, che durante l'anno restano reclusi dentro le loro tane-scrivanie, ma che in momenti come questo hanno l'opportunità di conoscersi, parlarsi, scambiarsi le idee... Insomma, se vi capita e se ne avete la possibilità, vi consiglio di fare qualche bel workshop... Ce ne sono per tutti i gusti! Oltre alla Fabbrica delle Favole, che ne organizza sempre di molto interessanti (vedo già nel mio prossimo mirino un workshop con Pablo Auladell ovviamente se riesco con i soldini), anche Sarmede ne propone molti. E poi basta un po' girovagare su internet per trovarne di molto interessanti.
Tornando al corso di Manuele Fior, un fumettista che se non conoscete dovete assolutamente conoscere (andate alla libreria più vicina e comprate subito Cinquemila chilometri al secondo o Mademoiselle Else, che sono tra i più bei fumetti che potrete mai leggere), insomma lui è stato un'insegnante molto in gamba. Ci ha fatto lavorare sull'illustrazione, e più precisamente sulla tecnica a tempera della grisaglia. Consiste nel comprendere l'immagine a livelli di luci e ombre, prima con un colore solo, in genere la terra bruciata (come se fosse una foto in seppia), e poi avanzare gli altri colori... Che non sono mai molti! Per questi lavori abbiamo usato solo l'ocra, la terra bruciata, il bianco e il blu oltremare! E' il "segreto" per mantenere un equilibrio cromatico. 
I soggetti dovevano essere inanimati, quindi oggetti, scorci, pezzi di arredamento. Quelli che vedete qui sopra non sono dei bei dipinti. Sono degli studi, per capire (come facevano gli impressionisti una paccata di anni fa), che non è la resa iperminuziosa che ci dà l'impressione di realtà, ma il gioco delle luci e delle ombre. Che per una precisina come me è già una gran sfida. 
Oddio quanto ho parlato! Torno al lavoro, anche se è difficile riabituarsi dopo giorni in cui sono stata attorniata da gente "come me" alla solitudine della mia scrivania... Vabbè, Ciauu!

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