martedì 17 aprile 2012

Love Middlesex.


Era da tanto tempo che non leggevo qualcosa di così bello. Middlesex di Jeffrey Eugenides (del quale  avete forse già sentito parlar da qualche parte, dato che è anche l'autore del Giardino delle Vergini Suicide) è uno di quei libri che ti tengono attaccati alle pagine anche quando esci dalla metro e pur di non interrompere la lettura scendi e continui a leggere camminando, rischiando di ammazzarti ad ogni attraversamento, a ogni marciapiede malconcio, ma poco importa. 
E' uno di quei libri che mi fa dire: "Cavolo, l'avrei voluto scrivere io", e credo che in generale sia un buon segno, un'indicatore di una certa qualità. Non per niente Jeffrey con questo libro ha vinto il Premio Pulitzer. Ma tralasciando le qualità oggettive, è un libro che mi ha commosso, emozionato, senza essere melenso. E' la storia magica e tragica di due fratelli nella Grecia degli anni 20, di desideri e pulsioni nascoste, di un bagaglio genetico che si manifesterà molto più tardi, negli anni 70 in America, in Calliope , detta Callie e poi Cal. Un viaggio, più viaggi, un'odissea di una poesia infinita, ma raccontata in maniera ironica e scanzonata. Una vera forza. Leggetelo.


Questa qui sopra è Desdemona, la nonna di Callie, da fanciulletta. Un piccolo disegnino istantaneo scaturito dopo la lettura. 


Here a sketch of Desdemona, the granny of Callie (a character from Middlesex by Jeffrey Eugenides, a book that I love soooo much). A little instantaneus work after reading.

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